A questa interrogazione è stato invitato a rispondere il Ministro delle comunicazioni.
Per sapere – premesso che:
- attraverso agenzie d’informazione e quotidiani, l’Associazione delle imprese di telecomunicazioni (che opera dentro l’Anie, a sua volta aderente alla Confindustria) annuncia un esposto all’Antitrust e all’Autorità Garante per le comunicazioni;
- motivo dell’esposto è il fatto che la società Sky, monopolista della pay-tv italiana, proprietà dell’editore Rupert Murdoch, nega alla quasi totalità delle imprese italiane – produttrici di decoder – la licenza per utilizzare la tecnologia Nds;
- senza la tecnologia Nds, nessuna impresa italiana può produrre decoder capaci di intercettare il segnale di Sky. Questa barriera, oltre a danneggiare decine di imprese, cui si vieta l’accesso ad un importante mercato, danneggia anche i consumatori. In particolare quelli che non vogliono accontentarsi del decoder targato Sky (concesso dall’emittente in comodato d’uso) e che preferirebbero comprare un decoder proprietario dalle capacità tecnologiche più avanzate;
- la società Sky ha concesso il diritto di utilizzare la tecnologia Nds a sole 5 società, di cui 4 straniere ed una italiana. Quelle straniere sono la Philips, la Pace, la Thomson e la Amstrad. Quella italiana è la Access Media. La Access Media, che già aveva il diritto d’uso della tecnologia Nds fin dal 2001, quando operava l’emittente Stream, si vede confermato un importante privilegio;
- la Access Media d’altra parte non ne fa mistero e – nel suo
sito Internet – vanta la disponibilità della tecnologia Nds, come
si verifica all’indirizzo:
www.accessmedia.it/tecnologie_entertainement.asp; - sempre la Access Media può vantare un altro importante successo. La Rai, al momento di comprare i primi 50 decoder per la televisione digitale terrestre, si è rivolta proprio a questa società;
- dunque la Access Media ha al suo attivo due successi: è ancora l’unica società italiana a poter utilizzare la tecnologia Nds per costruire decoder del digitale satellitare (su licenza Sky) ed è un fornitore privilegiato della Rai, per i decoder del digitale terrestre;
- la Access Media, però, è anche una società in stato di insolvenza (dall’8 luglio 2004) ed è stata posta in amministrazione straordinaria (dal 10 luglio 2004). Sempre la Access Media è controllata dalle società Mekfin Spa e Finmek Communication Srl, anche esse in amministrazione straordinaria perché insolventi. Capofila della Finmek Communication Srl risulta essere la Finmek Spa, anch’essa in regime di amministrazione straordinaria (dal 6 maggio 2004) e in stato di insolvenza (dal 12 maggio 2004)
– se non intenda assumere iniziative, anche normative, volte a garantire una maggiore vigilanza sulla corretta applicazione della disciplina vigente, anche al fine di garantire la massima trasparenza nella gestione della piattaforma satellitare da parte di Sky.