Sky Italia, l’unica payTv ormai rimasta
sul mercato italiano, non si è fatta ostacolare dalla pirateria e ha
annunciato di aver superato i tre milioni di abbonati, in netto anticipo rispetto
alle previsioni.
Come ci informa una nota della società di Rupert Murdoch,
l’obbiettivo è stato raggiunto dopo solo 16 mesi dal lancio della
nuova paytv satellitare digitale, nata dalla fusione tra Stream e TelePiù.
Oggi sono ben tre milioni le famiglie italiane che possono accedere all’offerta
di Sky: oltre 150 canali digitali dedicati all’intrattenimento di qualità da
tutto il mondo, che spaziano dal cinema allo sport, dai documentari ai programmi
per ragazzi, dalla musica alle grandi serie televisive e ai servizi interattivi.
“L’aver raggiunto il nostro primo obiettivo di tre milioni
di abbonati rappresenta un grande successo”, ha spiegato l’Amministratore
delegato di Sky, Tom Mockridge.
“È la dimostrazione del fatto che in Italia, come nel resto
d’Europa e nel mondo, ci sia una forte richiesta di intrattenimento televisivo
di qualità. Il nostro impegno costante è incentrato sul contenimento
dei costi d’accesso al mondo della Tv digitale e sul costante arricchimento
della nostra offerta televisiva”.
Mockridge ha concluso “…abbiamo raggiunto i 3 milioni di abbonati
grazie ad una forte crescita nelle vendite, ma altrettanto importante è stata
la soddisfazione dei nostri clienti”.
A questo va ad aggiungersi anche il cambio del sistema di codifica, passando
dal vecchio SECA, al nuovo NDS, la payTv si
dotata di una soluzione più efficace contro la pirateria.
Una considerazione va rivolta ai nuclei familiari degli abbonati Sky, che secondo
le indagini sarebbero composti mediamente da 3.1 individui (superiori quindi
alla media nazionale che è di 2.7 individui). Secondo le ultime rilevazioni Auditel,
lo share medio della categoria “Altri canali satellitari” ha raggiunto
il 4.7% nel prime time e nel giorno medio, con punte del 5% nel primo pomeriggio
e del 10% nella fascia notturna.
All’abbonato numero 3.000.000 della paytv, Alessandro Ricossa,
della provincia di Torino, è stata riservata una grande sorpresa: Sky
ha affidato a una squadra di tre tecnici d’eccezione il compito dell’installazione
del decoder e della parabola.
A presentarsi in casa della famiglia Ricossa assieme alla squadra degli installatori,
infatti, sono stati l’opinionista di Sky Sport ed ex capitano della Nazionale Gianluca
Vialli e la conduttrice Ilaria D’Amico, arrivati
in compagnia di un pupazzo con le fattezze di Bart Simpson, protagonista della
celebre serie d’animazione e massimo esperto internazionale di televisione.
Anche gli altri abbonati di Sky potranno festeggiare il raggiungimento dei
tre milioni di abbonati, grazie a una serie di iniziative che la payTv ha organizzato
per le prossime settimane. La sera del 13 Dicembre, eccezionalmente, tutti gli
abbonati avranno libero accesso ai film in onda su Sky Prima Fila.
Per l’occasione, la Pay Per View di Sky proporrà in esclusiva tredici grandi film in prima visione Tv, disponibili gratuitamente per tutti i clienti Sky.
Al raggiungimento di questo importante obbiettivo ha contribuito l’impegno
costante di per eliminare le barriere d’accesso alla Tv via satellite,
attraverso una politica commerciale tesa a rendere semplice ed economica l’attivazione
dell’abbonamento. A questo scopo, lo scorso mese Sky ha lanciato la sua
offerta Pronto Sky Gratis, che prevede gratuitamente la parabola,
il decoder, la smart card, e l’installazione standard.
La scorsa settimana Sky ha lanciato una nuova iniziativa commerciale, Un
Anno di Sky: un pacchetto “chiavi in mano”, ideale come
regalo di Natale, che comprende decoder, smart card, parabola, installazione
e un anno di abbonamento prepagato a Sky a prezzo promozionale.
La rimozione delle barriere all’ingresso e l’aumento della base
clienti ha consentito a Sky di migliorare ed arricchire continuamente i contenuti
televisivi (nel corso del 2004 Sky ha lanciato 12 nuovi canali e ha significativamente
allargato la propria offerta di sport) senza incrementare i prezzi al cliente.
Murdoch il mese scorso aveva detto di aspettarsi di raggiungere quota 4 milioni
di abbonati in Italia per la fine del 2005, anche se gli analisti si dichiarano
scettici.
Sky, pur operando in regime di monopolio, sta facendo fronte alla forte concorrenza
di Rai e Mediaset che hanno lanciato nel corso
dell’ultimo anno le loro offerte in digitale terrestre.
Il tycoon australiano non molto tempo fa ha lanciato un monito al governo italiano,
perché aiuti la Tv digitale via parabola o farà ricorso alla Commissione
europea.
Sky ritiene infatti distorsivi della concorrenza gli incentivi che la Finanziaria
2004 ha concesso per il digitale terrestre e la banda larga.
Incentivi, tra l’altro previsti anche nella nuova Finanziaria, che avvantaggiano
i concorrenti di Sky sul mercato italiano, in particolare Mediaset.
Questo fine settimana, il direttore della Comunicazione di Sky, Tullio
Camiglieri, ha invece puntato il dito sui costi dei diritti televisivi
nel calcio, altro argomento di grande impatto.
“I costi dei diritti del calcio vanno rivisti al ribasso perché sono
arrivati ad una cifra eccessiva”, ha dichiarato il direttore.
“Anche perché – ha aggiunto Camiglieri – i
diritti acquistati non vengono tutelati come sarebbe necessario. Basta vedere
la discussione in corso per l’orario del derby Roma-Lazio del 6 gennaio
che impedisce ai tifosi di poter vedere una partita importante in un orario diverso
da altre sfide del campionato. Fino a qualche anno fa i ricavi degli stadi erano
fondamentali, oggi lo sono invece quelli della Tv. Quindi bisogna dare la possibilità ai
tifosi di vedere le partite nei vari giorni della settimana. C’è la
necessità di valorizzare al massimo l’investimento”.
“Il calcio costa troppo e noi non ci possiamo permettere più questi
costi, anche perché – ha concluso Camiglieri – non
siamo più monopolisti in quanto il campionato è trasmesso su Alice
in Adsl da Telecom e anche sul digitale terrestre”.
Camiglieri ha inoltre evidenziato che l’Autorità per le garanzie
nelle comunicazioni dovrebbe rivedere l’elenco degli eventi sportivi da
trasmettere in chiaro.
“Alla luce del fatto che è difficile essere interessati ai diritti
dei mondiali di calcio – ha detto Camiglieri – che non riguardano
l’Italia, è il momento che l’Autorità riveda l’elenco
degli avvenimenti da trasmettere in chiaro. Questo perché Sky si avvicina
ai tre milioni di abbonati e la payTv è diventata importante in termini
numerici. La conferma arriva anche dal fatto che le federazioni di basket e volley
hanno venduto a Sky i diritti dei rispettivi campionati e la decisione ha valorizzato
questi sport”.
Camiglieri sottolinea anche che difficilmente Sky sarà interessata all’acquisto delle partite dei prossimi Mondiali che non coinvolgono l’Italia e che la stessa Rai per ora non ha opzionato: “È difficile essere interessati – ha detto – perché l’interesse è ovviamente molto scarso da parte del pubblico”.
Proprio la scorsa settimana la Rai si é assicurata i diritti di 25 partite dei Mondiali 2006, ma ha dovuto rinunciare, almeno per ora, alle altre 36 gare. Il responsabile degli acquisti sportivi della Tv pubblica, Antonio Marano, non fa drammi: “Non stiamo perdendo i Mondiali – ha commentato – abbiamo preso le partite più interessanti e vedrete che alla fine le strapperemo tutte. E al prezzo giusto, non a quelli folli che ci chiedono ora”.