Il business della musica digitale negli ultimi anni è in netto aumento grazie all'evolversi di nuovi orizzonti commerciali e tra questi iTunes è quello che nell'arco del 2011 ha visto il maggior incremento di mercato, così come grandi risultati sono stati ottenuti anche da Spotify e Deezer.
Secondo quanto viene rilevato dalle diverse società di analisi e dall'ultimo rapporto dell'IFPI (International Federation of Phonographic Industry), il settore musicale ha registrato grandi segni di recupero negli ultimi periodi e nello specifico il merito va al settore della musica digitale online che ha registrato 6,3 miliardi di dollari nel corso del 2011, cifra superiore rispetto ai 5,9 miliardi raggiunto nell'anno precedente.
Ma non finisce qui, poiché questo slancio positivo sembra essere destinato a continuare anche nel prossimo futuro e, stando alle previsioni, i profitti dell'industria musicale provenienti dall'acquisto di brani ed album dagli store online, dovrebbe arrivare a quota 6,8 miliardi nel corso del 2012 e 7,7 miliardi entro la fine del 2015.
È oramai un dato di fatto quindi che l'industria musicale si sia resa conto di tale evoluzione e cambiamenti, tanto da vedere nei servizi online la nuova essenza palpitante dell'economia, mentre i Compact Disc continuano a risultare in calo, con un indice di -8,7% rispetto alle precedenti rilevazioni.
Tutti questi dati fanno intuitivamente percepire come i music store online influenzeranno l'intero settore e come così svincoleranno sempre più gli utenti dall'acquisto di compact disc e da ogni tipo di supporto fisico, poiché la musica sta diventando sempre più “liquida” e quindi facilmente a portata di mano e soprattutto portabile ovunque, grazie ai servizi di download digitale e streaming multimediale (i veri seduttori del mercato musicale).
L'unica nota dolente, in mezzo a questi forti segnali positivi, sempre per quanto riguarda il settore musicale, rimane ancora oggi il problema legato al fenomeno della pirateria, lo scoglio più grande da superare per continuare lo sviluppo del settore stesso. Il download di musica protetta da copyright da piattaforme illegali è, infatti, ancora molto alto tanto che, secondo l'IFPI, più di un utente su quattro (il 28% degli internauti) continua a scaricare illegalmente musica pirata.