Lettori di musica portatili, walkman digitali, computer e telefonini multimediali. La musica ha un posto fisso nell’ingresso del digitale nella vita quotidiana. Dai vecchi vinili ai Cd il passo è stato breve, brevissimo dai Cd ai lettori multimediali. Merito sicuramente della diffusione degli strumenti, ma soprattutto merito della “miniaturizzazione” delle canzoni che si può ottenere con i vari sistemi di compressione.
Comprimere una canzone ne permette una maggiore portabilità e un uso diversificato. Una canzone compressa può essere utilizzata in diversi tipi di supporti: dai computer ai lettori portatili. Un singolo Cd normalmente può contenere poco più di una decina di canzoni. Comprimendo l’audio, lo stesso Cd è in grado di archiviare fino a 15 album, mantenendo una qualità audio sufficiente, buona per gli usi di ascolto quotidiani.
La compressione di album musicali è un procedimento alla portata di tutti. I software e gli strumenti necessari per farlo sono molto diffusi e per la maggior parte gratuiti. Anche la semplicità d’uso è molto migliorata e l’utilizzo non comporta grandi difficoltà. L’unico problema che può sorgere è probabilmente nella scelta del formato di compressione. La scelta è tra il formato Mp3 e almeno altri due formati di buona qualità: il Wma (Windows Media Audio) sviluppato da Microsoft e l’Aac, sviluppato da un consorzio di ricercatori e aziende e supportato dalla Apple. Prima di vedere come comprimere un file, descriviamo brevemente questi tre formati.
Il formato storico è senza dubbio l’Mp3, sviluppato dal Fraunhofer Institut e dall’Università di Erlangen nel 1987. Compatibile con la maggioranza dei lettori portatili e ampiamente presente anche sui computer casalinghi, consente una grande personalizzazione della compressione, ottenendo diverse tipologie di qualità. Microsoft da tempo sta cercando di entrare nel mercato della musica portatile e per questo, grazie alla grande diffusione del proprio sistema operativo, ha messo a punto un proprio formato di compressione che nell’ultima versione prende il nome di Windows Media Audio 9 (Wma). La compatibilità è minore del formato Mp3 (il noto lettore multimediale iPod, ad esempio, non supporta i file creati in formato Wma) ma la buona qualità dei file creati con esso ne fa una buona alternativa all’Mp3. Apple, grazie anche alla diffusione del suo lettore citato, sponsorizza invece il formato Aac. In parte sviluppato dal gruppo che ha creato l’Mp3, è il formato che ne rappresenta l’evoluzione.
D’accordo, ma allora quale formato scegliere? Se si possiede un lettore portatile che ne impone uno in particolare, non c’è scelta. Ma avendone la possibilità è bene scegliere un formato che garantisce affidabilità e portabilità. Ogni sviluppatore rivendica la maggiore fedeltà audio del proprio prodotto, vantando studi e prove che ne dovrebbero giustificare l’utilizzo. Senza entrare nei dettagli, noi consigliamo l’uso dell’Mp3 per la universale compatibilità e per la solida storia di successi che ha alle spalle. Questo formato ha anche una maggiore flessibilità nella scelta della qualità delle canzoni compresse. Che varia al variare di un parametro chiamato bitrate (Kbps): a bitrate maggiori corrisponde una maggiore qualità audio e, naturalmente, una quantità maggiore di spazio occupato sul computer.
Per comprimere una canzone bisogna partire naturalmente dal suo originale, solitamente conservato in un Cd audio. Nei software più evoluti, il processo di compressione è del tutto semplificato: basta inserire il Cd con le canzoni, scegliere il formato e la cartella in cui conservarli e lanciare il processo. Prima di avviare la compressione, il nostro consiglio è quello di identificare all’interno del proprio computer una cartella in cui conservare le canzoni compresse. Windows per questo fine ha già approntato una cartella chiamata “Musica” raggiungibile direttamente all’interno della cartella “Documenti”.
Per comprimere un file da Windows, è possibile utilizzare Windows Media Player, il lettore multimediale già incluso nei sistemi operativi Microsoft. La versione 9, inclusa nelle ultime versioni di Windows XP, è in grado di comprimere i file musicali in formato Wma. Il formato Mp3 è supportato solo se si utilizza un plug-in esterno, detto “codec”, che può essere acquistato direttamente dal sito Microsoft ad un prezzo non superiore ai 20 euro, oppure utilizzando il nuovo Windows Media Player 10 scaricabile sempre dal sito Microsoft.
Una volta avviato Windows Media Player 9 e inserito un Cd audio all’interno del lettore, l’interfaccia del programma mostrerà, sulla barra sinistra, anche un pulsante con la scritta “Copia da Cd”. Cliccandovi su, la finestra centrale del programma visualizzerà il contenuto del Cd e le tracce musicali. Per ottenere anche i titoli delle singoli canzoni, che verranno utilizzati per nominare i file compressi, basterà collegarsi alla rete Internet e cliccare sul pulsante “Trova informazioni Album”. L’ultimo passaggio è l’avvio della compressione: assicuratevi che tutte le tracce che volete comprimere siano accompagnate sulla sinistra dal segno di spunta e cliccate sul pulsante “Copia Musica”.
Se è la prima volta che utilizzate il programma per comprimere i Cd, una finestra vi chiederà se aggiungere la protezione di copia ai file (il consiglio è di evitarlo in quanto ne pregiudicherebbe la compatibilità) e se gradite le impostazioni di compressione predefinite. Per una maggiore qualità è possibile specificare anche un bitrate sino a 192 Kbps (quello predefinito è di 128 Kbps) che tuttavia aumenterà le dimensioni del file di un buon 50 per cento. Confermate le due opzioni inizierà la compressione. Il tempo di esecuzione varia al variare della potenza di un computer: in computer datati potrà portare via anche diverse decine di minuti. Finito il processo i file saranno conservati nella cartella “Musica” interna alla cartella “Documenti”.
Per ottenere la compressione nei formati Mp3 o Aac è consigliabile utilizzare un altro software: il noto iTunes prodotto dalla Apple. Il software si scarica gratuitamente dal sito Apple ed è disponibile anche in versione italiana. Dopo averlo scaricato e installato si dovrà, al primo avvio, rispondere ad alcune chiare domande per avere il primo accesso al programma. Se il software identifica un Cd Audio e verifica la presenza di una connessione Internet interrogherà subito il database musicale per recuperare i titoli delle canzoni. Se ciò dovesse avvenire, a sinistra troverete il nome del Cd che avete inserito, cliccandovi sopra otterrete nella finestra di sinistra l’elenco delle canzoni già selezionate per la compressione. Basterà a questo punto cliccare sul pulsante “Importa” in alto a destra dell’interfaccia del programma per avviare la compressione. Seguendo le impostazioni predefinite, iTunes utilizzerà un formato Apple (Aac) per la compressione, per utilizzare il formato Mp3 si dovrà modificare l’opzione raggiungibile da “Preferenze”, presente nel menu “Modifica”. All’interno della linguetta “Importazione” si dovrà scegliere nel campo “Importa usando” il formato MP3 e nel campo “Impostazioni” il tipo di qualità che si vuole ottenere. La musica compressa sarà presenta nella solita cartella “Musica”, sotto la voce “iTunes”.