Oggi si è svolto nella sede Sky di via Salaria a Roma, l’incontro
richiesto 15 giorni fa da Adiconsum e da altre associazioni consumatori, dopo
un silenzio durato ben cinque mesi.
L’incontro a Sky era stato sollecitato dalle associazioni in una lettera
aperta per discutere dei problemi di sempre, mai risolti: eliminazione delle
clausole vessatorie dal contratto, attivazione di procedure di conciliazione
per la risoluzione del contenzioso, trasparenza nella fatturazione, segnalazione
dei reclami senza costi.
L’incontro è stato aperto da Sky con l’illustrazione dell’implementazione del nuovo sistema operativo, cui verranno sottoposti gradualmente dai primi di giugno i vari decoder, accogliendo una serie di richieste avanzate da Adiconsum. Prossimamente sarà quindi possibile:
- navigare fra i 300 canali radio o tv liberamente prescelti dall’utente, fra quelli presenti sul satellite;
- riordinare e cancellare i 300 canali;
- passare liberamente dai canali SKY a quelli della propria lista.
Ma a parte questo, nient’altro è stato riconosciuto dall’emittente digitale: i problemi degli utenti Sky sono rimasti tutti lì, sul tavolo.
Sky, pur prendendo nota delle richieste delle associazioni, come del resto aveva già fatto nell’ultimo incontro, ha motivato la propria impossibilità ad aprire un Tavolo di confronto con le associazioni consumatori, trincerandosi dietro il procedimento in corso al Tar che la vede opposta all’AGCOM in merito alla Delibera 278/04 che impone alle pay-tv la stesura della Carta dei servizi e che Sky si rifiuta di redigere.
Sky continua a dimostrare il proprio disinteresse verso i consumatori: né Carta dei servizi né Tavolo di confronto.
L’incontro, nel suo complesso, per Adiconsum, è stato deludente. L’associazione si riserva di valutare nuove iniziative nei confronti di Sky a tutela dei diritti dei consumatori.