Adiconsum denuncia e l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni risponde. I comportamenti “disinvolti” che Sky, forte della sua posizione monopolista, attua a danno dei suoi clienti presto finiranno.
L’azienda del magnate australiano Rupert Murdoch, infatti dovrà elaborare una Carta dei servizi per tutelare gli utenti. A metà settembre è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il nuovo codice delle comunicazioni elettroniche, che impone a Sky di scrivere e rispettare una Carta dei servizi, un regolamento che integra il contratto che la società propone ai suoi clienti.
Come spiega il dottor Nicola Sansalone, alla guida dell’Unità di
monitoraggio dell’Autorità, il quadro normativo non è più quello
di un tempo; da un’indagine svolta dagli esperti economici, giuridici
e tecnici che compongono l’unità è emerso che le difficoltà maggiori
per gli utenti si sono verificate nella fase di passaggio dalle precedenti piattaforme,
Stream e Tele+, a quella attuale, problemi dovuti a differenti filosofie aziendali
e diversi call center.
Un ulteriore problema riguarda chi ha già un contenzioso aperto con la
pay tv italiana: chi contesta qualcosa alla nuova piattaforma satellitare non
sa a chi rivolgersi. Ad oggi nei corridoi di Sky non vi è traccia di
un ufficio addetto alla risoluzione dei contenziosi.
Sansalone ha aggiunto, inoltre, che l’Autorità ha ritenuto giusto applicare anche nel campo della tv satellitare il regolamento sulle conciliazioni tipico del settore delle telecomunicazioni. Il consumatore che vuole avviare una controversia nei confronti della pay tv può farlo presso lo sportello per le conciliazioni della Camera di commercio della sua città.