Le due associazioni ritengono che, vista l’assenza totale delle istituzioni preposte al controllo e al rispetto delle regole, sia necessaria una maggior attenzione da parte dei consumatori nella scelta dei loro acquisti legati alla pay-tv, soprattutto nel periodo prenatalizio.
Ecco 8 considerazioni sulle quali riflettere prima di sottoscrivere o meno un abbonamento con SKY:
- Il decoder fornito da SKY non permette il libero e totale accesso ai programmi radiotelevisivi provenienti dal satellite (ne consente solo 300 sui 600 disponibili!). SKY ha il pieno controllo del sistema operativo del decoder che modifica senza il consenso degli utilizzatori. Quindi chiunque voglia accedere alla totalità dei programmi che provengono dai satelliti dovrà necessariamente acquistare un altro decoder che non può, però, ricevere i canali SKY. Le associazioni consumatori hanno chiesto a SKY, prima di avviare qualsiasi tavolo di confronto, di modificare il sistema operativo, privandolo di qualsiasi limitazione, garantendo così il diritto costituzionale di accesso all’ “informazione” attraverso la libertà di scelta.
- Il decoder non è gratuito come pubblicizzato sui manifesti e in spot TV! È solo in comodato d’uso gratuito per la durata dell’abbonamento ad almeno 3 pacchetti. L’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato ha attivato, su impulso delle Associazioni, la procedura per pubblicità ingannevole.
- La licenza per l’utilizzo del sistema di codifica Videoguard della società NDS, controllata (al pari di SKY Italia s.r.l.) dalla multinazionale The News Corporation Ltd., viene concessa solo ai costruttori scelti dall’emittente per costruire i propri decoder. Tale decisione è contraria alle disposizioni della Commissione europea. La conseguenza è l’impossibilità di acquistare nei negozi moduli mobili NDS da inserire nei decoder Common Interface (predisposti a vari accessi condizionati) e decoder con caratteristiche tecniche evolute permettendo anche la visione dalla pay-tv italiana. Viene di fatto impedita la liberta d’acquisto.
- SKY non si è dotata di Carta dei servizi. Gli abbonati dopo l’acquisto non avranno nessuna garanzia sulla qualità ed i tempi dei servizi forniti. Non è prevista nessuna modalità per la risoluzione bonaria delle eventuali controversie, non sono inoltre previsti rimborsi per l’interruzione o il difetto dei servizi erogati.
- Le clausole contrattuali non tengono in debito conto i diritti dei consumatori previsti dalla L. 281/98. È stata pubblicata e consegnata all’Autorità Garante per le Comunicazioni una relazione dettagliata in merito agli articoli vessatori presenti nel contratto.
- È indispensabile leggere sempre il contratto prima di abbonarsi, soprattutto se l’abbonamento avviene per internet o per telefono.
- Il sevizio clienti telefonico è a pagamento. Qualsiasi disservizio sia tecnico che amministrativo necessita di un contatto telefonico, il più delle volte con lunghe attese (con costi a proprio carico) e con la mancata soluzione del problema esposto.
- SKY è l’unica pay-tv via satellite, ma molti dei contenuti trasmessi ora cominciano ad essere visibili anche con altri mezzi di trasmissione, (banda larga, digitale terrestre, cavo telefonico). È utile informarsi se nella propria città si è raggiunti da tali servizi.
Adiconsum e Movimento Difesa del Cittadino invitano pubblicamente SKY a modificare le proprie politiche nei confronti degli utenti italiani e speriano che le istituzioni preposte al controllo non continuino a restare inerti. Il riferimento è all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni che è stata diffidata di deliberare sulla materia entro il 10 dicembre.
Adiconsum e Movimento Difesa del Cittadino lanciano quindi un appello ai consumatori italiani: riflettete bene prima di abbonarvi a SKY.