SKY annuncia che eliminerà tutte le barriere, materiali e psicologiche, che esistono intorno alla pay tv, regalando a chi si abbona almeno a tre pacchetti, tutto il necessario per una corretta visione, cioè il decoder, la parabola e l’installazione. In tal modo, ha dichiarato l’amministratore delegato di Sky Italia Tom Mockridge, “l’ingresso nel Mondo Sky sarà reso il più affidabile e accessibile possibile”. A tal proposito ADICONSUM ricorda che attraverso SKY si deve anche accedere ad un mondo molto più vasto, che è quello dell’accesso ai numerosissimi programmi, altre 1500, che provengono dal satellite, senza che sia necessario pagare nessun tipo di abbonamento: purtroppo il decoder attualmente utilizzato da SKY, a differenza del suo predecessore Stream, non permette di aver un libero accesso a tutti questi canali disponibili. Occorre infatti ricordare che SKY non rispetta ne la legge sul decoder unico ne la delibera n. 216/00/CONS che stabilisce gli standard dei decodificatori. Con il decoder di SKY non è infatti possibile accedere liberamente a tutti i programmi provenienti dal satellite, poiché il numero di canali che è possibile registrare al di fuori dei pacchetti SKY è attualmente 20, numero che verrà portato a 300 nel prossimo futuro.
Nella conferenza stampa si è parlato anche di “pirateria”: sempre Mockridge ha affermato che “la lotta avrà successo alla fine della sostituzione di tutti i vecchi decoder. La pirateria, al momento, è contenuta ma non eliminata perché le smart card Seca2 di Telepiù contengono un virus nel software e sono vulnerabili”.
ADICONSUM ribadisce che è contraria ad ogni forma di pirateria, poiché esse è per sua natura contraria al diritto dei consumatori onesti, ma ADICONSUM è anche contraria a tutte quelle azioni che, in nome dell’“antipirateria” permettono a SKY di incrementare il sua posizione dominante nel settore delle comunicazioni. Ci riferiamo alla volontà espressa da SKY di impedire la diffusione dei moduli mobili del proprio sistema NDS da utilizzare sui ricevitori COMMON INTERFACE. Le dichiarazione dell’Amministratore delegato di SKY chiariscono con precisione quanto fino ad oggi sostenuta da ADICONSUM: i pirati colpiscono le smart card e no gli apparati. Le decisioni di SKY quindi ha l’unico scopo di non permettere la visione della PAY tv con qualsiasi decoder reperibile liberamente nei negozi.
In merito alla trasmissione di “Mi manda RAI TRE” Camiglieri ha commentato la puntata di ieri sera in cui erano ospiti lo stesso Caviglieri e un rappresentante di ADICONSUM, oltre a nove clienti SKY: “In quest’anno è stato fatto uno sforzo talmente grande che, se vogliamo mettere in fila sette casi come ieri, li troviamo sicuramente… Ma quello che ci fa piacere dire è che non sono casi di dolo: si tratta solo di ritardi. E, tra l’altro, abbiamo quadruplicato il numero di giovani che lavorano nei nostri call center”.
ADICONSUM può documentare che i casi sono centinaia e non soltanto causati da errori, come ad esempio la sospensione del segnale a chi non accetta il nuovo decoder.
In riferimento al Call Center ADICONSUM ribadisce che per i clienti con problemi tecnici ed amministrativi è indispensabile istituire un numero verde gratuito che permetta a tutti gli abbonati di risolvere con facilità i contenziosi che possono verificarsi. SKY pero ha deciso di fare regali per convincere nuovi abbonati ma preferisce non preoccuparsi delle lamentele dei propri clienti.