La strada verso la terza generazione di media ottici sembra spianata. Pioneer ha infatti rivelato di aver messo a punto una tecnologia che nel prossimo futuro consentirà la creazione di supporti a singolo layer da 500 GB.
Questo cospicuo incremento di capacità è stato ottenuto utilizzando laser ultravioletti, che grazie alla loro lunghezza d’onda più corta permettono di scrivere i dati in tracce maggiormente compatte: in altre parole, i “pit” e i “land” con cui vengono codificati i dati sono più piccoli e più vicini fra loro.
Stando a quanto anticipato da Pioneer al quotidiano asiatico Nikkei Business Daily, la nuova generazione di DVD basata sui laser ultravioletti conterrà una quantità di dati fino a 20 volte superiore a quella consentita oggi dalle tecnologie a laser blu, come Blu-Ray e HD DVD. Per fare un confronto, su di un DVD a singolo layer oggi è possibile scrivere fino a 4,5 GB con un laser rosso e fino a 25 GB con un laser blu.
Ma i DVD a laser ultravioletto appaiono ancora molto distanti dalla commercializzazione: l’attuale tecnologia a laser rosso si è infatti dimostrata più longeva del previsto, basti pensare ai giovani DVD a doppio layer da 8,5 GB, mentre quella a laser blu, nella sua pubertà, deve addirittura ancora decollare.
Con i dischi Blu-ray da 25 GB già sul mercato, e con quelli da 50 GB sulla linea di partenza, di recente Sony ha anticipato di essere al lavoro su supporti da 200 GB: una capacità che verrà raggiunta con l’adozione di 8 layer. Questo potrebbe essere il limite oltre il quale la tecnologia a laser blue passerà la staffetta a quella basata su laser ultravioletti.