Presentazione
Come gli ultimi prodotti della HUMAX (CI-5100X, PVR-8000, ecc.), la finitura del decoder è in silver (argento) con un vetrino lucido che (come si può notare dalle foto) si estende per tutta la larghezza dell’apparecchio, Dalle dimensioni leggermente più contenute del fratello DTT-4000. Nell’imballo (in blu, classico della HUMAX) troviamo, oltre al decoder, il telecomando (foto sotto), un cavo scart (finalmente si sono decisi di includerlo), una coppia di pile per il telecomando, un cavetto telefonico plug-plug ed infine il manuale (in inglese ed italiano).
Tra le principali differenze rispetto al fratello, troviamo la possibilità di memorizzare 1000 canali (invece di 200), e di creare liste promisque di canali analogici e digitali (nella foto il programma “All Music” in analogico da Roma). Questa peculiarità, lo rende particolarmente interessante in questo periodo di sperimentazione del Digitale Terrestre: è pratico da usare, perché nel periodo di transizione fino allo switch-off (spegnimento) dei ripetitori analogici sarà, per molti, utile passare rapidamente dall’analogico al digitale (specie nelle zone ancora poco coperte dal segnale).
Uno sguardo all’interno
Alla prima accensione, dopo il caricamento del Loader a2.53, si passa direttamente alla ricerca automatica dei canali. In pochi minuti riesce a sintonizzare tutti i canali TV ricevibili per via terrestre, dai canali in banda VHF (A, B, … H2) a quelli in UHF (21÷69). In una sola passata memorizza sia canali analogici che digitali (COFDM). Anche se dalle specifiche sembrerebbe di credere che abbia 2 tuners (sintonizzatori) guardandolo all’interno, si scopre che in realtà c’è un solo tuner che svolge entrambe le funzioni di demodulazione analogica e COFDM.
Oltre questo, salta subito all’occhio che lo slot-smart-card è installato sulla scheda madre (riquadro scuro nell’angolo in basso a destra della foto a destra), la carta dovrà quindi essere inserita con i contatti verso il basso.
Osservandolo ancor più da vicino, andando ad analizzare le Memorie, a sinistra troviamo 4 chip della Samsung K4S281632F che secondo il costruttore sono da 2M x 16bit x 4 banchi SDRAM (64 MBytes come dichiarato).
Al centro il cuore del sistema, un microprocessore RISC della Conexant a 32-bit, il CX22490 dotato di molteplici funzionalità, tra le quali: Decoder Video MPeg-2 MP@ML, Decoder Audio MPeg-1/MPeg-2 e Dolby Digital, DVB De-Multiplexer, Decodificatore DVB, ecc.
Sulla destra invece si trova la Memoria Flash da 64Mbit (4Mbit x 16, ovvero 8Mbyte) in questo decoder, in particolare la M28W640EC della STMicroelectronics, ma in altri ho trovato la TE28F640 della Intel.
Un’applicazione interessante
Ma guardiamolo da un punto di vista più pratico: per gli amanti dell’Home-Theater, coloro che usano al posto dei comuni Televisori, schermi al Plasma, LCD o Videoproiettori, troveranno molto utilie la possibilità di prelevare un segnale Video RGB o S-Video, anche dai segnali TV analogici e la possibilità di gestire la seconda uscita (VCR) in modo completamente indipendente dalla prima, ovvero in Video Composito o in S-Video a prescindere (come si può vedere dalla foto).
È possibile prelevare il Dolby Digital dall’uscita Ottica posteriore, e settare il tipo di schermo 4:3 o 16:9, in modo automatico o manuale… insomma, pronto per essere inserito nel nostro sistema HT, anche se ci sarà ancora molto da aspettare per avere, dalle emittenti, contenuti degni di questo nome.
L’uso di tutti i giorni
La grafica del menu è accattivante (del resto dovevano sfruttare i 64Mb di memoria), la velocità di cambio canale… degna del marchio HUMAX, orario e informazioni sui programmi sono a portata di mano… il resto è in balìa dell’MHP (ossia delle emittenti): appena si passa su un canale dotato di interattività (MHP), il decoder carica in memoria le applicazioni trasmesse e, a seconda del servizio, arrivano in sovraimpressione dei messaggi sui possibili usi dei tasti colorati.
Il telecomando (foto a sinistra) è ricco di tasti, forse un po’ troppo classico rispetto alle forme stravaganti che siamo abituati a vedere, nel compenso però include tutte le funzioni dell’apparecchio in modo ordinato, con raggruppamenti di tasti divisi da piccoli solchi: il primo gruppo di comandi (da sopra) accensione/spegnimento, sorgenti, numeri e lettere; quello centrale (a portata di pollice) riporta in maniera circolare le principali funzioni di navigazione e di informazione; infine i tasti per il televideo del televisore. L’aspetto estetico ricorda molto la serie “Amadeus Symphony” della ruwido (magari è proprio fatto da loro).
In ultimo, se si vuole andare oltre la televisione digitale, non rimane che provare i quattro giochi inclusi nel software: Egg Egg, Battle Sea, Rail Wiz e Bug’s Opera.