È “consapevole dell’eredità impegnativa” lasciatagli dal suo predecessore, il neoministro delle Comunicazioni Mario Landolfi. E, nello scambio di consegne, annuncia che andrà avanti “sulla strada tracciata da Gasparri”. Le priorità: l’ampliamento dell’offerta del digitale terrestre, quindi il varo definitivo del Codice unico della Radiotelevisione, le funzioni di vigilanza su Rai e le Poste. E sulla privatizzazione della Rai, dice: “Vedremo: datemi prima il tempo di valutare”.