ichael Robertson, l’uomo che contribuì a scatenare la prima guerra della musica digitale con il suo sito MP3.com, ha annunciato il suo ritorno nel mercato della musica online. Robertson, ora CEO della società di software open source Linspire e del servizio di Net-calling SIPphone, ha annunciato l’intenzione di dare ai consumatori – in particolare gli utenti di computer Linux – un nuovo servizio di musica online. Il suo servizio, tuttavia, si differenzierà dai concorrenti perché fornirà musica senza alcuna protezione anti-pirateria.
Senza smentirsi, nel corso della prossimo Desktop Linux Summit a San Diego, in California, Robertson intende levarsi qualche sassolino dalla scarpa. “Una cosa che proprio non mi piace è il monopolio”, afferma, riferendosi in particolare al servizio iTunes Music Store e al player iPod di Apple. “Non voglio entrare in un mondo in cui ogni canzone e ogni lettore musicale hanno qualcosa da guadagnare. In particolare, se si usa Linux, bisogna essere fuori da questa logica”.
Il mercato della musica digitale è già abbastanza affollato, ma Robertson intende scuotere una situazione di frammentazione che proprio non gli piace. Attualmente, chi acquista musica online deve per forza scaricarla da un servizio compatibile con il proprio player MP3. Le canzoni scaricate da MSN Music di Microsoft, per esempio, non possono essere ascoltate su iPod. Invece, distribuendo le canzoni solo in formato aperto MP3, qualsiasi lettore potrà eseguire la musica scaricata. Attualmente, eMusic è l’unico grande servizio che distribuisce i brani in formato MP3 non protetto.
Robertson inaugurerà il servizio la prossima settimana, con “centinaia di migliaia” di canzoni di artisti indipendenti in vendita a 88 centesimi (di dollaro) l’una. C’è anche l’intenzione di contattare le case discografiche per vendere la loro musica, ma Robertson ammette che si tratterà di un’operazione difficile. Le major, infatti, si sono già opposte chiaramente alla vendita online di brani musicali che non siano protetti da una tecnologia di gestione dei diritti digitali (DRM). Il servizio, chiamato MP3Tunes, rilascerà anche un’applicazione musicale basata su Linux che permetterà agli utenti di accedere alle proprie collection con altri dispositivi.
Robertson lanciò MP3.com nel 1997, quando il fenomeno della musica digitale era solo agli esordi. La società, che pubblicava online centinaia di migliaia di file musicali, soprattutto di artisti indipendenti, divenne presto un punto di riferimento per gli amanti della musica che speravano di erodere la supremazia delle case discografiche. Alla fine, la società venne citata in tribunale dalle major per violazione del copyright e, dopo un patteggiamento di quasi 200 milioni di dollari, venne venduta a Universal Music Group. Il dominio MP3.com venne quindi acquistato da News.com, che lo usa attualmente per scopi diversi.