Partirà ufficialmente sabato 22 gennaio alle 20,30, con l’anticipo di Inter-Chievo, Mediaset Premium, la nuova offerta che consente di vedere sul digitale terrestre la Serie A senza abbonamento ma pagando solo tre euro a partita. “Il digitale terrestre è la tv del futuro”, ha commentato il Vicepresidente Pier Silvio Berlusconi. “Porterà grandi vantaggi ai telespettatori, aumentando il numero dei canali che avranno una maggiore qualità video”.
Alla presentazione dell’iniziativa, oltre ai vertici di Mediaset tra cui il Presidente Fedele Confalonieri, il Vicepresidente Pier Silvio Berlusconi e l’amministratore delegato Giuliano Adreani, è intervenuto anche il ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri.Nel pacchetto di Mediaset Premium ci saranno tutte le partite in casa di Juventus, Milan, Inter, Roma, Sampdoria, Messina, Atalanta e Livorno.
Confalonieri si è detto ottimista sul futuro di questa nuova forma televisiva “sulla quale il Gruppo conta molto. Quando si parlava di digitale terrestre si pensava fosse un escamotage per salvare Rete 4 dal satellite, ed invece eccoci qui. La tecnologia va avanti come un fiume in piena ed inoltre è mutato il quadro regolamentare e si è avuto un ministro ed un Governo che hanno saputo vedere dove questa tecnologia poteva arrivare. Con la legge Gasparri si sono aperti spazi a editori che prima hanno criticato e poi approffittato di questa legge”.
“Se siamo qui è grazie alla tecnologia del digitale terrestre che rappresenta la tv del futuro perché porta ai telespettatori grandi vantaggi”, ha aggiunto Pier Silvio Berlusconi. “In primo luogo più canali, una qualità video superiore e anche la possibilità di aggiungere contenuti interattivi a tutti i prodotti. È una grande sfida ma siamo soddisfatti. L’idea della carta prepagata, inoltre, potrà sembrare scontata”, ha sottolineato Berlusconi Jr, “ma in realtà nessuno ci aveva mai pensato prima. Per noi il calcio è un’operazione strategica per tre motivi. È un’operazione difensiva verso le altre piattaforme, è un driver fortissimo, forse il più forte, per la diffusione dei decoder, e infine per Mediaset può rappresentare una nuova forma di ricavo”.
Insieme al digitale terrestre, Mediaset ha anche cominciato i test di sperimentazione della pubblicità interattiva, la nuova frontiera degli spot pubblicitari. “È una nuova forma di pubblicità che consentirà al telespettatore di interagire con il prodotto”, ha spiegato Adreani. “Il cliente quando si troverà davanti ad uno spot che lo interessa avrà la possibilità di chiedere ulteriori informazioni, di venire a contatto con venditori e fornitori”. Mediaset sta già sperimentando questo genere di pubblicità e dopo sei mesi di test, potrebbero andare in onda i primi spot che interagiscono con il pubblico.
L’intervento del ministro Gasparri è stata anche la sua prima volta negli studi Mediaset di Cologno Monzese. “Il mondo del calcio dovrebbe erigere un monumento al digitale terrestre”, ha detto Gasparri. “Il calcio deve solo festeggiare questo evento, perché rispetto a vent’anni fa, quando c’era solo la tv pubblica, oggi può incassare soldi dall’analogico, dal servizio pubblico, dal satellitare, dal digitale terrestre, dalla Adsl, dai telefonini e dal cavo”. Commentando il fatto che la Rai non sia entrata nel digitale terrestre “si vede”, ha aggiunto Gasparri, “che non ha ritenuto sia il momento di farlo pur potendolo fare. Ha deciso di concentrarsi su altre forme, mentre per quanto riguarda il calcio ha i diritti della Nazionale in chiaro”. Il calcio, ha quindi osservato il ministro, “così come tutto lo sport è un grande traino per la televisione ed il digitale terrestre è anche una forma di interattività per l’utente, tant’è che il Governo, nei prossimi giorni, aggiudicherà nuovi fondi agli enti locali per avvalersi di questo tipo di servizio”. Quanto al digitale terrestre “è un avvenimento ancora più importante rispetto al passaggio dal bianco e nero al colore. Anche gli scettici”, ha proseguito Gasparri, “sono costretti a battere in ritirata perchè tutte le tv si stanno muovendo in questo senso. Pure il Governo spagnolo, che è di un orientamento politico diverso dal nostro, ha deciso di adottare il digitale terrestre”, ha concluso Gasparri, “mentre con il Governo francese abbiamo appena firmato un accordo di reciproco scambio di informazioni. Quindi la congiura planetaria che qualcuno aveva visto a favore di Tizio o di Caio da parte del Governo, non esiste”.