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: La Rai potrà fare la pay-tv…

La Rai potrà fare la pay-tv in digitale terrestre

Lo ha annunciato il ministro delle Comunicazioni Gasparri. Sarà rivisto il contratto di servizio attualmente in vigore. Intanto è stato “ripresentato” Rai Utile, in “versione Pubblica Amministrazione”.

La Rai riuscirà a non perdere l’ultimo treno per il calcio in pay-tv via digitale terrestre? Dopo una lunga fase di incertezza ora, davvero all’ultimo momento (dopo le squadre acquisite da Mediaset si attende da tempo che anche Telecom Italia faccia la sua parte), qualcosa sembra muoversi.
Si è infatti appreso che sono in corso le procedure tra il Ministero delle Comunicazioni e la stessa Rai per modificare parzialmente il contratto di servizio e autorizzare Viale Mazzini a lanciare programmi in pay-tv sul digitale.
La modifica è evidentemente di fondamentale importanza e ad annunciare il prossimo “evento” (ma in quali tempi avverrà?) è stato il ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri; Gasparri ha però anche sottolineato come il digitale debba «restare una tv in chiaro e gratuita. La Rai potrà utilizzare la pay-tv solo in alcuni segmenti dei suoi programmi».

Il riferimento al calcio sembra evidente, se si considera che per il resto il compito della Rai nel campo della DTT dovrebbe essere effettivamente di un altro tipo, maggiormente, cioè, “da servizio pubblico”. Per Mediaset, invece (ma anche per il digitale terrestre in generale), la pay-tv dovrebbe avere invece una funzione fondamentale (al di là delle parole di Gasparri), almeno per accelerare la diffusione dei decoder.

Il direttore Rai per i new media Roberto Sergio (che sembra avere ora l’effettiva competenza in materia di DTT Rai, dopo che Carlo Sartori è stato sostanzialmente messo da parte su questi temi) ha da parte sua ribadito che alla Rai interessano effettivamente anche i diritti del calico, «ma non ai prezzi di cui si parla in questo periodo, ed eventualmente per le categorie minori, di serie B e serie C». La serie A è dunque davvero già spartita fra Mediaset e Telecom? Presto si dovrebbe capire meglio se le cose stanno effettivamente così.

Intanto ieri è stata presentata a Viale Mazizni l’ennesima versione del canale DTT (ma anche sat) Rai Utile.
Come informa l’agenzia Italpress, «obiettivo della Rai, con il nuovo canale, è rendere il telespettatore informato nei singoli dettagli sui servizi pubblici offerti dalle Amministrazioni. Per rispondere a queste esigenze, il canale sarà strutturato in cinque aree tematiche che scandiranno la settimana: consumi, famiglia, ambiente, società civile e cultura-tempo libero. Ogni giorno RaiUtile dedicherà particolare attenzione ad una di queste aree, che verrà rilanciata di settimana in settimana.
RaiUtile avrà un palinsesto semplice e al suo interno proporrà i servizi realizzati da “TelePA” con gli aggiornamenti sui principali fatti della Pubblica Amministrazione. Alla mezz’ora di ogni clock orario, ci saranno collegamenti in diretta con i Vigili del Fuoco e il Corpo Forestale della Protezione Civile per conoscere quanto accade sul territorio.
Su RaiUtile troverà spazio, infine, anche la società civile con “Vita Tv Utile News”, una finestra informative aperta a tutte le associazioni del volontariato e alle comunità solidali che operano sul territorio nazionale».

Sembrano dunque tramontate, almeno per ora, le idee alternative sui canali Rai (battezzate nei mesi scorsi con le sigle Rai 4, 5, 6) in digitale terrestre, che avrebbero potuto avere uno sviluppo di tipo “generalista”; tale impostazione era portata avanti soprattutto dal direttore del marketing strategico Rai Carlo Nardello.

Quelle Millecanali

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