Com’è ormai noto, con comunicato stampa diramato il 27 aprile 2004 la società SKY ITALIA s.r.l. ha annunciato che cesserà di utilizzare il sistema di codifica SECA entro la fine del 2004.
Quanto preannunciato da SKY ITALIA produrrà immediati e pregiudizievoli effetti, sia per quei soggetti economici operanti nel mercato della produzione e della distribuzione di decoder common interface sia per gli utenti.
Infatti, qualora un utente fosse già abbonato a SKY ITALIA e in possesso di un decoder common interface oppure decidesse in futuro di acquistarlo e sottoscrivere l’abbonamento, sarebbe, di fatto ed in ogni caso, costretto ad utilizzare unicamente quello fornito da SKY ITALIA, poichè non sono disponibili sul mercato – e ciò è dato certo – moduli CAM NDS per SKY ITALIA.
Il decoder NDS fornito da SKY ITALIA, che non presenta le caratteristiche tecniche e di qualità di altri, è realizzato appositamente per ricevere solo i programmi criptati trasmessi dalla stessa e qualche programma in chiaro, senza possibilità alcuna per l’utente di ricevere programmi criptati diffusi dalle altre emittenti satellitari. È del tutto chiaro in ciò la volontà di costringere l’utente alla sola visione dei programmi di SKY ITALIA, confermata nelle modalità previste per la sintonizzazione e il posizionamento dei vari canali nel decoder NDS fornito agli abbonati, tale da scoraggiare la sintonizzazione di altre emittenti satellitari ricevibili in chiaro.
La modifica del sistema di codifica e la relativa offerta promozionale voluta da SKY produrrà l’immediato effetto non solo di limitare ma di sopprimere di fatto del tutto la concorrenza, configurando una condotta integrante l’abuso di posizione dominante, anche a danno dei consumatori che non potranno scegliere il ricevitore digitale satellitare più idoneo alle loro esigenze e che, soprattutto, non potranno con un “unico decoder” sottoscrivere abbonamenti a SKY e agli altri canali satellitari criptati e ricevere le migliaia di emittenti in chiaro oggi esistenti.
Il comportamento di SKY ITALIA è espressione di una strategia commerciale volta ad escludere la concorrenza attuale e potenziale dal mercato della produzione e distribuzione dei decoder, con conseguente illegittimo vantaggio competitivo dell’operatore dominante sul mercato dell’offerta di servizi televisivi fruibili in digitale e ciò in aperta violazione della c.d. Legge Antitrust, ossia della Legge n. 287/90.
Peraltro, il comportamento di SKY è censurabile sotto altro ed ancora più grave profilo, in quanto l’adozione solo del sistema NDS, senza avere reso prima disponibili sul mercato i moduli CAM per questo standard, si pone in aperto contrasto con la Legge 29.3.99, n. 78 (cd. sul decoder unico), che all’art. 2 ha fissato la disciplina per evitare la formazione di posizioni dominanti nel mercato televisivo.
Per queste ragioni, JEPSSEN, in un ottica di rispetto delle condizioni di corretta concorrenza e di tutela delle norme in favore dei consumatori, ha già provveduto a promuovere il giudizio avanti l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ai sensi dell’articolo 12 della Legge n. 287/90, nei confronti della Società SKY ITALIA S.R.L., con sede legale in Via Salaria, 1021 – 00138 Roma – denunciando la violazione dei divieti stabiliti dall’art. 3 l. cit. e chiedendo l’adozione di ogni provvedimento consequenziale di Legge.
JEPSSEN, peraltro, si è riservata di promuovere ogni altra iniziativa legale, anche di carattere cautelare ed urgente, per l’inibitoria di tale decisione ed il risarcimento di ogni danno subìto.
Dalla Direzione Generale, addì 1.6.2004
JEPSSEN