Sono ormai circa 2.000 le proteste giunte alle sedi del Codacons per la conduzione della Rai in occasione delle Olimpiadi. In particolare ci si lamenta per i continui salti tra eventi in contemporanea o per i doppi schermi che, uniti ad interruzioni di spot o di Tg, non consentono di vedere in pace alcun match, spezzando il filo dell'emozione. Alle proteste relative alle Olimpiadi, poi, se ne aggiungono molte altre. Abbiamo deciso, quindi, di fare una top ten delle lamentele pervenute al Codacons in questa estate televisiva.
Ricordiamo che per la Corte Costituzionale (sentenza n. 284 del 26/6/2002) gli italiani pagano il canone Rai perché “consente, e per altro verso impone, … di adeguare …. la qualità della propria programmazione alle specifiche finalità di tale servizio, non piegandole alle sole esigenze … della raccolta pubblicitaria, e non omologando le proprie scelte di programmazione a quelle proprie dei soggetti privati”. Per la Corte “l’esistenza di un servizio radiotelevisivo pubblico … si giustifica però solo in quanto chi esercita tale servizio sia tenuto ad operare … svolgendo una funzione specifica per il miglior soddisfacimento del diritto dei cittadini all’informazione e per la diffusione della cultura…..Di qui … l’obbligo di … curare … l’apertura dei programmi alle più significative realtà culturali. In questa prospettiva si giustifica l’esistenza … del canone.” Bastano queste poche frasi estratte dalla sentenza per evidenziare il mancato rispetto delle regole fissate dalla Corte.
La top ten che segue giustifica, quindi, la restituzione di un dodicesimo del canone Rai, quello relativo al mese di agosto:
- Olimpiadi. Vedi sopra.
- Basta con le repliche. In estate, più di metà della programmazione Rai, escludendo le Olimpiadi, è costituita da repliche. Che i programmi migliori vengano trasmessi all’inizio della nuova stagione televisiva è un fatto naturale. Che si faccia rivedere una (dicasi una) trasmissione che ha avuto un grande successo di pubblico può essere positivo. Ma dove sta scritto che gli sfortunati rimasti a casa in agosto debbano pure sorbirsi tutte le repliche possibili immaginabili? La situazione peggiore riguarda l'ammiraglia Rai. Ecco l'esempio di oggi, con riferimento solo ai telefilm: Una donna per amico 2, La signora in giallo, L'ispettore Derrick, Don Matteo 3, Il maresciallo Rocca 4…
- Spot. Un tempo la Rai si distingueva dalle private perché durante un film o un evento sportivo c'era solo un'interruzione tra il primo ed il secondo tempo. Basta vedere le Olimpiadi per rendersi conto del cambio di rotta. Tra le ultime novità, i mini spot.
- Cambio programmi o ritardi. Non si capisce perché in estate ci sono cambi improvvisi del palinsesto. Uno acquista un giornale per sapere i programmi e poi scopre che non valgono più. Anche l'orario d'inizio dei programmi non viene mai rispettato.
- Telegiornali e gossip. In estate le notizie sono obiettivamente di meno. Se a questo si aggiunge che anche i giornalisti hanno diritto di andare in vacanza, ecco che il combinato produce un pessimo risultato: servizi replicati anche il giorno dopo, notizie ripetute fino alla noia con periodicità costante (code sulle autostrade, il caldo, i vip in vacanza…), interviste a chiunque circoli in prossimità di un microfono…
- Liberateci di Marzullo. Molte delle lamentele che riceviamo riguardano i personaggi Tv non sopportati dagli spettatori. In testa a questa classifica nella classifica c'è, ovviamente, Marzullo. L’unica nota positiva di “Sottovoce” è che viene fatta a notte fonda. Ma almeno in estate non potrebbero liberarci di Marzullo!!!!
- Minori. No alla violenza in Tv prima delle 22,30. Trailer di film violenti mandati in onda a qualunque ora, film violenti trasmessi alle 21 con l'annunciatrice che, per dare una parvenza di regolarità, annuncia in modo ipocrita che la visione è consigliata ad un pubblico adulto. Ma se è sconsigliata ai minori, perché non farlo vedere dopo?
- Pubblicità ingannevole. La Rai dovrebbe fare un controllo sulla veridicità ed opportunità di trasmettere determinati spot.
- Cinema. Un tempo in estate venivano trasmesse serie di i film molto valide, magari vecchi, ma capolavori senza tempo.
- Attualità. In estate non c'è un solo programma di attualità, a parte ovviamente i Tg.