Erano più di 800 i manifestanti che hanno aderito ad una singolare “chiamata alle armi” di una celebre organizzazione che in Svezia da tempo si batte contro il progressivo irrigidimento della legislazione a favore dei detentori di copyright e contro, a loro dire, i diritti di fruizione delle opere.
Domenica primo maggio a Stoccolma gli 800 si sono radunati (vedi foto in basso) al grido di “libera circolazione dei saperi, diritto alla copia e alla condivisione”, tutte divenute parole chiave di una protesta montante in diversi paesi. In questo caso il diritto alla copia è stato fisicamente “ribadito” mediante un massiccio scambio di supporti tra i partecipanti all’evento.
A portare per strada i manifestanti sono quelli di Piratbyran, organizzazione che conta 40mila aderenti, che hanno spinto ad arringare la folla alcuni nomi noti e tra questi anche Jonas Birgersson, importante esponente dell’industria del broad band svedese e CEO di BredBand2.
“Si è forse trattato – sostengono quelli dell’organizzazione – di uno dei più importanti appuntamenti di pirati di Internet, critici del copyright ed altri sostenitori della free culture”.